L’impatto fu violentissimo. Un furgone investì il ragazzo scaraventandolo parecchi metri avanti sull’asfalto. Una bambina, sfuggita all’attenzione della madre, si era avviata pericolosamente sulla strada trafficata. Solo quel giovane aveva visto il pericolo: il furgone stava andando a una velocità eccessiva e il conducente era distratto dal telefono che teneva in mano. Il ragazzo non ci pensò due volte, si lanciò sulla strada, spinse con forza la bambina facendola cadere sul marciapiede, ma rimase nella traiettoria del furgone che lo prese in pieno. Fu portato in ospedale in fin di vita e quando si cercò di capire chi fosse per avvisare i suoi familiari, nel suo portafoglio i medici trovarono un documento nel quale il giovane esprimeva la sua volontà di donare i suoi organi in caso di morte. Fecero una rapida ricerca e scoprirono il suo tragico passato.
Luca Badami, anni venti, rimasto orfano a sedici e affidato agli assistenti sociali; fuggito da più famiglie affidatarie, conosciuto dalla polizia per essere una testa calda.
Era lì su quel letto dell’ospedale con i medici che si affannavano per avviare le procedure di espianto dei suoi organi.
Il telefono di Laura squillò, era l’ospedale. C’era un cuore per lei e la stavano aspettando per le operazioni preliminari al trapianto. Finalmente era arrivato il suo momento!
La scelta generosa di un giovane di vent’anni aveva dato a Laura la possibilità di vivere una seconda vita.
La donna aprì gli occhi, svegliandosi in una stanza dell’ospedale. Non poteva crederci: un nuovo cuore batteva nel suo petto e lo sentiva forte e vigoroso. Poteva ricominciare a vivere, poteva riabbracciare i suoi bambini.
Flavia era nervosa, il medico stava per toglierle le bende dagli occhi. L’intervento era andato bene, ma la tensione era alta. Lentamente aprì gli occhi e piano piano un’immagine sfocata cominciò a prendere forma. Ci vedeva! Il trapianto della cornea, ridandole la vista, le stava restituendo la sua vita. Era curiosa di sapere del donatore, ma il dottore poté dirle soltanto che la cornea trapiantata era di un ventenne.
Luca, un ragazzo difficile, che tanti errori aveva commesso nella sua vita, con la sua scelta generosa, aveva salvato tre vite.
Donare i propri organi è un gesto sacro. È trasformare la propria morte in vita per la salvezza degli altri. E, per chi ha ricevuto questo dono, è portare con sé, nel corpo e nella mente, il suo salvatore, con amore e riconoscenza.
Francesco Alberoni
Comentarios