La nostra redazione intervista Teresa Stefanetti, "libera" libraia per passione (definizione non nostra)
La libreria del corso è l’unica libreria indipendente di Trapani, ma in cosa consiste precisamente la sua specificità l’abbiamo domandato alla proprietaria. Nelle librerie indipendenti il libraio è il solo responsabile della sua conduzione: può operare delle scelte tra le proposte editoriali; tiene saldi i rapporti con i venditori e con i rappresentanti; decide, tra le pubblicazioni, cosa esporre in vetrina; sa cosa consigliare; promuove e organizza eventi culturali. La libreria del Corso è, in tal senso, indipendente da circa trent’anni, cosa che io considero un valore aggiunto. Proprio questa ormai consolidata tradizione, infatti, mi permette di disporre della completa libertà di fare ciò che desidero nel mio piccolo mondo.
Chi sono i vostri lettori? I lettori della mia libreria sono lettori forti, molto motivati, arrivano in libreria sapendo già ciò che vogliono, in poche parole dei fidelizzati. Inoltre, una buona percentuale di clienti è rappresentata dai turisti, stranieri e italiani, che visitano il centro storico. I giovani, purtroppo, sono in netta minoranza rispetto agli adulti, segno evidente di quanto sia necessario promuovere l’amore e l’interesse per la lettura, per il tempo da dedicare ai libri, presso questa fetta di mercato. I giovani, comunque, non sono del tutto estranei al mondo dei libri, ma quali sono i generi più richiesti? I loro interessi cambiano in base all’età. I bambini, dietro ai quali ci sono ovviamente i genitori, prediligono libri illustrati, favole, libri istruttivi, scientifico-divulgativi. Rispetto al passato si è affermata la consapevolezza che il lettore si forma a partire dai primi anni di vita e ci si prende cura di stimolare la loro sensibilità anche attraverso i libri. Intorno ai dodici anni, come dimostrano anche alcuni studi, i ragazzini si allontanano dai libri e ricominciano ad interessarsene un po’ più avanti. Iniziano con i fantasy, anche appassionandosi a saghe di fama internazionale come “Harry Potter”, poi arrivano ai manga, un fenomeno interessantissimo che sta attualmente spopolando. Quali sono di fatto i libri più acquistati dai giovani? I libri che stanno spopolando tra i giovani sono quelli pubblicizzati dalle numerose piattaforme digitali, come Instagram e tik tok. In questo momento due sono i titoli di cui si parla più spesso in rete: “La canzone di Achille” e “Circe”. Durante la pandemia siamo rimasti chiusi a casa per molto tempo. Pensa che sia stata un’occasione per i ragazzi di avvicinarsi alla lettura, ritagliando del tempo lontani dallo schermo?
Diciamo che sarebbe stata proprio questa la nostra speranza, ma purtroppo le statistiche parlano chiaro. Non sono stati molti i ragazzi che si sono avvicinati alla lettura. Tuttavia non possiamo fare di tutta l’erba un fascio. Non sono mancati quei giovani che si sono dedicati alla lettura anche solo di veri e propri “libri trend”, come “Una vita come tante” o “La canzone di Achille”, seppur per seguire una tendenza. Si tratta pur sempre di un buon passo avanti. Quali eventi sono stati organizzati per avvicinare il pubblico alle librerie? Letture in libreria e incontri con gli autori sono gli eventi classici. Le convenzioni e i progetti con le scuole ci permettono di avvicinare anche il pubblico più giovane. Negli ultimi tempi i generi letterari più richiesti da un pubblico giovane sono i fantasy. Si tratta di un progresso o di un regresso rispetto al passato? Era meglio quando i libri dell’infanzia e dell’adolescenza erano i classici di Jules Verne, Jane Austen o Emily Bronte? Trovo che non si debba guardare con occhio troppo critico ai nuovi generi che stanno spopolando in questo periodo, siano essi fantasy, manga o romanzetti. Ciò che conta di più è che la gente legga, perché leggere apre le porte ad infiniti mondi, permette di vivere innumerevoli vite e visitare luoghi inesplorati, stuzzica la curiosità e la voglia di conoscere di più. Credo sia meglio che un ragazzo cominci a leggere ciò che più lo affascina, cosa che potrebbe condurlo a spaziare sempre di più fino a ritrovarsi forse un giorno tra le mani proprio un classico. Le letture imposte dai genitori o dagli insegnanti spesso sono controproducenti. Che cosa ne pensa dei dati emersi dalla classifica annuale sulla qualità di vita, elaborata dal Sole 24 ore, che vedono la provincia di Trapani terzultima in Italia? Si aspettava questo risultato? Onestamente questa classifica mi fa un po’ sorridere perché per stilarla vengono utilizzati degli indicatori, come trasporti, università e aree verdi, di cui una città piccola come la nostra è quasi del tutto sprovvista. Mi sembra un’esagerazione asserire, sulla base di questo risultato, che la qualità di vita a Trapani sia tra le peggiori in tutta Italia. In ogni caso, per quanto riguarda la categoria “Cultura e tempo libero”, mi sento di affermare che, almeno nel campo dei libri, non siamo così indietro come ci suggerirebbe la classifica. Non posso tuttavia negare di nutrire la speranza che tutti, sia giovani che adulti, si avvicinino sempre di più al mondo della lettura anche attraverso la promozione culturale che la libreria svolge nel nostro territorio. Sarebbe una gratificazione non da poco per il lavoro svolto e un punto di merito per la crescita non solo economica della nostra città.
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