Com’è cambiato il pensiero nella società di oggi
Oggi diversi argomenti di attualità sono all’ordine del giorno, ma quasi mai questi sono soggetti a discussioni costruttive tra più soggetti. Proprio a questo serve questo articolo oggi: rendersi conto delle opinioni di noi giovani alunni confrontando queste stesse con quelle di persone più mature e informate, quali i nostri cari professori. Questo confronto ha riguardato aborto, eutanasia, legalizzazione delle droghe leggere.
ALUNNI:
È facile capire come la prevalenza sia data dagli alunni a favore dell’aborto, ma vediamo meglio cosa pensano a riguardo alcuni di loro, sia pro che contro:
“Tutti devono avere il diritto di scegliere cosa fare della propria vita, specialmente se una gravidanza nasce a causa di una violenza sessuale subita…”
“Talvolta non ci si sente pronti ad affrontare una “cosa” tanto grande”
“So benissimo che in tale modo metterei fine ad una vita, ma se non vi è la possibilità di garantire tutto ciò di cui questa piccola vita necessita, non ha senso.”
“Ognuno è libero di scegliere cosa fare della propria vita e del proprio corpo”
“Medicalmente parlando, ritenendo che l’individuo si formi dalla nascita dello zigote perché sono presenti tutte le “parti” che successivamente si formeranno; è giusto rispettarlo come essere vivente. Eticamente parlando, invece, entra in gioco la questione della sacralità della vita e dove anche solo si presume che ci sia vita umana è necessario difenderla in tutti i modi possibili.”
Anche qui è visibile una netta maggioranza a favore dell’argomento, ma a differenza del primo grafico è leggermente meno evidente.
“Si eviterebbe lo spaccio, in particolare per i più piccoli”
“Diminuirebbe la circolazione illegale di questa e il conseguente guadagno della mafia.”
“Solo se questa viene accuratamente controllata”
“E' utilizzata spesso con scopi terapeutici ed è confermato che è addirittura meno nociva del tabacco”
“La criminalità organizzata ci sarebbe comunque in quanto si preferirebbe comprarla da chi, anche se illegalmente, la vende per pochi spicci”
“Si perderebbe il controllo dell’illegalità, non dipendente dalla vendita diretta di questa.”
Qui vi è nuovamente una netta prevalenza degli individui a favore dell’argomento in questione. Vediamo perché
“Solo in stato di lucidità, prima di morire è necessario che vi sia un documento che attesti la volontà del soggetto.”
“Morire soffrendo non è giusto per nessuno”
“La vita può essere bella fino a quando vi è la possibilità di viverla senza sofferenza e soprattutto con cognizione di causa; quando non si è più padroni di sé stessi non ha più senso vivere.”
“Ognuno ha diritto alla vita e nessuno ha il potere di decidere riguardo alla vita degli altri.”
CORPO DOCENTI:
Bene, ora tocca ai nostri cari professori esprimersi a riguardo
"Sostengo che ciò sia collegato alla libertà di pensiero di cui tutti godiamo.”
“Solo per le situazioni davvero critiche da affrontare. Nella norma no in quanto, anche se in stato embrionale, si tratta sempre di un futuro uomo.”
“Sì, ma solo secondo la legge italiana, in quanto ad esempio secondo leggi di paesi stranieri l’aborto è consentito anche ai sei mesi di gravidanza, quando non si tratta più solo di un feto ma di un vero e proprio bambino”
“Rispetto con solennità la libertà di scelta altrui, ma per quanto mi riguarda, è una decisione che non prenderei mai.”
“Nel 1981 ho votato a favore dell’aborto durante il referendum, ma ciò non vuol dire che io sia d’accordo in tutte le circostanze”.
“E' necessario che vi sia una legislazione tale da garantire che nessuno possa estorcere un consenso forzato a fine vita.”
“E' necessario essere vigili, con delle condizioni di salute davvero gravi tali che mi portino ad essere un peso anche per le persone che mi circondano.”
“La vita è un principio inviolabile, dunque sostengo che sia errato nonostante lo accetti come scelta etica.”
“D’istinto il mio è un “No” deciso, ma se è una persona a me cara a soffrire non riuscirei a sopportare tale peso.”
“Sono d’accordo ma solo se a questo vengono posti dei vincoli restrittivi particolarmente rigidi.”
“Sì, ma solo se è possibile fare una netta distinzione dal punto di vista giuridico tra droghe leggere e pesanti in particolare per scopi terapeutici.”.
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