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Giulia Pilato e Christian Culcasi

TEMI SCOTTANTI E GENERAZIONI A CONFRONTO

Com’è cambiato il pensiero nella società di oggi


Oggi diversi argomenti di attualità sono all’ordine del giorno, ma quasi mai questi sono soggetti a discussioni costruttive tra più soggetti. Proprio a questo serve questo articolo oggi: rendersi conto delle opinioni di noi giovani alunni confrontando queste stesse con quelle di persone più mature e informate, quali i nostri cari professori. Questo confronto ha riguardato aborto, eutanasia, legalizzazione delle droghe leggere.

ALUNNI:

È facile capire come la prevalenza sia data dagli alunni a favore dell’aborto, ma vediamo meglio cosa pensano a riguardo alcuni di loro, sia pro che contro:

  • “Tutti devono avere il diritto di scegliere cosa fare della propria vita, specialmente se una gravidanza nasce a causa di una violenza sessuale subita…”

  • “Talvolta non ci si sente pronti ad affrontare una “cosa” tanto grande”

  • “So benissimo che in tale modo metterei fine ad una vita, ma se non vi è la possibilità di garantire tutto ciò di cui questa piccola vita necessita, non ha senso.”

  • “Ognuno è libero di scegliere cosa fare della propria vita e del proprio corpo”

  • “Medicalmente parlando, ritenendo che l’individuo si formi dalla nascita dello zigote perché sono presenti tutte le “parti” che successivamente si formeranno; è giusto rispettarlo come essere vivente. Eticamente parlando, invece, entra in gioco la questione della sacralità della vita e dove anche solo si presume che ci sia vita umana è necessario difenderla in tutti i modi possibili.”




Anche qui è visibile una netta maggioranza a favore dell’argomento, ma a differenza del primo grafico è leggermente meno evidente.

  • “Si eviterebbe lo spaccio, in particolare per i più piccoli”

  • “Diminuirebbe la circolazione illegale di questa e il conseguente guadagno della mafia.”

  • “Solo se questa viene accuratamente controllata”

  • “E' utilizzata spesso con scopi terapeutici ed è confermato che è addirittura meno nociva del tabacco”

  • “La criminalità organizzata ci sarebbe comunque in quanto si preferirebbe comprarla da chi, anche se illegalmente, la vende per pochi spicci”

  • “Si perderebbe il controllo dell’illegalità, non dipendente dalla vendita diretta di questa.”


Qui vi è nuovamente una netta prevalenza degli individui a favore dell’argomento in questione. Vediamo perché

  • “Solo in stato di lucidità, prima di morire è necessario che vi sia un documento che attesti la volontà del soggetto.”

  • “Morire soffrendo non è giusto per nessuno”

  • “La vita può essere bella fino a quando vi è la possibilità di viverla senza sofferenza e soprattutto con cognizione di causa; quando non si è più padroni di sé stessi non ha più senso vivere.”

  • “Ognuno ha diritto alla vita e nessuno ha il potere di decidere riguardo alla vita degli altri.”

CORPO DOCENTI:

Bene, ora tocca ai nostri cari professori esprimersi a riguardo


  • "Sostengo che ciò sia collegato alla libertà di pensiero di cui tutti godiamo.”

  • “Solo per le situazioni davvero critiche da affrontare. Nella norma no in quanto, anche se in stato embrionale, si tratta sempre di un futuro uomo.”

  • “Sì, ma solo secondo la legge italiana, in quanto ad esempio secondo leggi di paesi stranieri l’aborto è consentito anche ai sei mesi di gravidanza, quando non si tratta più solo di un feto ma di un vero e proprio bambino”

  • “Rispetto con solennità la libertà di scelta altrui, ma per quanto mi riguarda, è una decisione che non prenderei mai.”

  • “Nel 1981 ho votato a favore dell’aborto durante il referendum, ma ciò non vuol dire che io sia d’accordo in tutte le circostanze”.

  • “E' necessario che vi sia una legislazione tale da garantire che nessuno possa estorcere un consenso forzato a fine vita.”

  • “E' necessario essere vigili, con delle condizioni di salute davvero gravi tali che mi portino ad essere un peso anche per le persone che mi circondano.”

  • “La vita è un principio inviolabile, dunque sostengo che sia errato nonostante lo accetti come scelta etica.”

  • “D’istinto il mio è un “No” deciso, ma se è una persona a me cara a soffrire non riuscirei a sopportare tale peso.”



  • “Sono d’accordo ma solo se a questo vengono posti dei vincoli restrittivi particolarmente rigidi.”

  • “Sì, ma solo se è possibile fare una netta distinzione dal punto di vista giuridico tra droghe leggere e pesanti in particolare per scopi terapeutici.”.

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