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Manuela Sugamiele

OMOGENITORIALITÁ E LA CONDANNA DEL GOVERNO MELONI

Recentemente il Senato ha bocciato il Regolamento UE che chiede il semplice riconoscimento dei diritti dei figli non solo di coppie dello stesso sesso, ma anche adottati o avuti tramite maternità surrogata, dove è consentita, in tutti i Paesi membri. Definiamolo apertamente una beffa verso i diritti civili e ancora una volta segno evidente che il nostro Paese non è affatto pronto per il futuro. Attaccato ancora ai principi di “famiglia naturale”, al patriottismo e al sovranismo, non riesce nemmeno ad impietosirsi di fronte ad un bambino che ha solo bisogno di giuste cure e del giusto affetto che non è determinato dal sesso della persona che lo dà. In Italia la procreazione assistita è consentita nella forma della fecondazione eterologa, cioè quella in vitro con successivo trasferimento dell’embrione nell’utero. Ma questo vale solo per le coppie eterosessuali sposate o conviventi, come stabilisce la legge 40 del 2004.

Il risultato è che molte coppie omosessuali vanno all’estero per avere un figlio, affrontando percorsi molto complessi dal punto di vista burocratico e anche costosissimi. Una volta tornati in Italia, si pone il tema del riconoscimento dei loro figli nei registri nazionali e anche qui sorgono problemi: manca una legge relativa al riconoscimento genitoriale delle famiglie omogenitoriali; ciò significa che il genitore riconosciuto è solo quello biologico e che quello non biologico ha bisogno di deleghe e altri permessi per prendersi cura di un figlio che ha fatto nascere e che sta facendo crescere. La prima presa di posizione del governo sui diritti civili pone così fine al riconoscimento per i figli di due padri nati da maternità surrogata e per i figli di due madri che hanno partorito in Italia facendo ricorso alla procreazione assistita all’estero, che, come detto, è consentita in Italia solo alle coppie eterosessuali. Una direttiva non retroattiva, ma che d’ora in poi priverà dei pochi diritti acquisiti tantissime famiglie omogenitoriali italiane.

L’Italia è ormai sullo stesso asse di Orban e della Polonia sulla materia di diritti. Un Paese che non cambierà mai il suo modo di pensare, se al governo non si prenderà atto delle reali condizioni e delle legittime esigenze/richieste della comunità civile.


Fonte: https://https://www.lifegate.it/famiglie-omogenitoriali-governo-meloniwww.lifegate.it/famiglie-omogenitoriali-governo-meloni

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