Nel 2021 ricorre il settecentenario della morte di Dante Alighieri, il padre della lingua italiana, che con la sua “Divina Commedia” ci ha donato una meravigliosa opera in grado tutt’oggi di stupirci e arricchirci. Proprio in quest’anno, ho deciso di scrivere il mio libro dal titolo “Maledetta commedia- Inferno”, il primo di una trilogia dark fantasy, con lo scopo di omaggiare il “Sommo Poeta” e di restituire una trasfigurazione contemporanea della sua opera.
Il romanzo, prossimamente in uscita (casa editrice Apollo Edizioni), racconta di un inferno dantesco ambientato nei tempi moderni, in cui i peccati da espiare sono quelli che affliggono la società odierna: stalking, cyberbullismo, omofobia, dispotismo, razzismo, misoginia, misandria, stupro, pedofilia e tanti altri.
L’opera è scritta in prosa ed in un linguaggio più moderno e fruibile a tutti; non ha alcuno scopo religioso, né tanto meno l’intento di indagare sul mondo metafisico e sulla vita dopo la morte; il mio obiettivo è ragionare sull’esistenza e sui grandi interrogativi che orbitano attorno ad essa.
Per una maggiore partecipazione emotiva, ho voluto mettere il lettore nei panni di un uomo dei giorni nostri, un poliziotto trapanese dal passato difficile, che si imbarcherà al di là dell’Acheronte, per un viaggio al confine della realtà.
Il libro riporta icasticamente scorci di un dispotico inferno, lasciando interessanti spunti di riflessione e facendo esplorare le profondità della terra e della natura umana. Lungo il tragitto della perdizione, il nostro poliziotto incontrerà diverse anime dannate che narreranno le loro storie e le gesta che li hanno condotti nell’oltretomba. Molti personaggi sono tratti dai miti o comunque sono frutto di fantasia, ma altri sono ispirati a persone realmente esistite e le cui vicende sono fatti di cronaca. Passando da Charles Ponzi a J.E. Epstein, da Luigi XVI a Enrico VIII, da Billy Milligan a Tommaso Buscetta; si tratterà di storia, filosofia, arte, cultura, corruzione, violenza e ingiustizia.
Tengo a precisare che non condanno nessuno dei personaggi citati, ma denuncio esclusivamente le loro azioni, invitando il lettore a non seguire il loro esempio. Non voglio essere emissario di verità, per questo nel libro non viene mai presa una salda posizione sui temi trattati, ma anzi si lascia totale libertà di trarre conclusioni personali nel corso della lettura.
Per accompagnare questo viaggio, fatto di parole, all’inizio di ogni capitolo ci sono delle illustrazioni e dei titoli di brani musicali, per dare una visione più tangibile dei luoghi e delle atmosfere descritte.
Le ambientazioni, soprattutto nei primi capitoli, richiamano quelle dantesche ma proseguendo nella storia diventano sempre più moderne e inaspettate.
Ho voluto anche inserire diversi riferimenti ai costumi e alle tradizioni della mia amata Sicilia: il teatro dei pupi, le teste di moro, la baronessa di Carini, ecc.
Per concludere, invito dunque a leggere il libro e a prepararvi ad un intenso pellegrinaggio tra i capitoli più bui dell’umanità, a gettare le vostre maschere per immedesimarvi nei racconti dei peccatori, a comprendere l’insensata banalità del male e ad interpretare con me questa “maledetta commedia” che è la vita.
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