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Immagine del redattoreGiordano Camarda e Mario Marini

GLOBALIZZAZIONE: RIGUARDA ANCHE IL MODO DI PENSARE?

Col progredire della modernità è possibile notare come, grazie anche alla tecnologia sempre più avanzata dei mezzi di comunicazione, il mondo sembri sempre più collegato anche tra le sue più remote periferie. Può essere un buono spunto a tal proposito porsi alcune domande su effetti e conseguenze che questi cambiamenti comportano all’interno della nostra società. Come questi mezzi di informazione sono utilizzati? E a che scopo? Come hanno cambiato la nostra vita di ogni giorno? Quali conseguenze e quali vantaggi hanno apportato? Per rispondere a queste domande è necessario analizzare in maniera dettagliata il quadro della situazione. Gli strumenti di comunicazione che tra i giovani e non solo si sono maggiormente diffusi sono i social network. Questi hanno indiscutibilmente messo in contatto anche culture e modi di pensare differenti; se da un lato questi possono essere ottimi mezzi per far viaggiare la cultura e superare definitivamente forme vetuste di odio di qualsiasi forma (razzismo, nazionalismo, ecc.), dall’altro assistiamo ad un confronto senza filtri né mediatori che spesso crea incomprensioni dettate da una lettura superficiale sulla base di informazioni non concrete o non del tutto obiettive. Per ovviare a questi limiti si è cercato di creare una forma di pensiero omologato che ha però a sua volta sminuito le opinioni che divergono da quest’ultimo, escludendo così a priori ogni forma di dibattito.

‘‘La libertà viene scolpita a colpi di martello sull’incudine della discussione, del dissenso e del dibattito.’’ - Hubert H. Humprey

Il dibattito rappresenta infatti lo strumento più rilevante per una società democratica per mezzo del quale è possibile esprimere la propria opinione in un confronto genuino. Questo quindi rappresenta una necessità fondamentale per la crescita personale e per lo sviluppo di capacità critiche. Non si può infatti pensare di azzerare il dibattito o sminuirne l’importanza perché questo corrisponderebbe inevitabilmente alla privazione di uno dei punti cardine sul quale la democrazia si fonda. Da questo si può tranquillamente dedurre che, senza dubbio, il rispetto è fondamentale nel dibattito, e che questo non può mai venir meno.

Alla luce di quanto detto è quindi possibile trarre alcune conclusioni sulla società odierna e su quali punti si può lavorare per far sì che questa si sviluppi in un futuro aperto al dialogo e al libero pensiero. Infatti se ognuno sviluppasse un proprio pensiero sulla base di riflessioni personali, purché rispettoso nei confronti di tutti, aggiungerebbe un tassello fondamentale per completare l’immagine di una società coesa impegnata al fine di garantire uno sviluppo realmente efficace.

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