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  • Eugenia Macchi

Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile



L’Agenda 2030 rappresenta un valido strumento per cercare di costruire un mondo diverso, più vivibile e sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e umano. È stata sottoscritta il 25 settembre 2015 dai 19 paesi membri delle Nazioni Unite e riporta “17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile” inseriti all’interno di 169 obiettivi intermedi da raggiungere entro il 2030. Questi obiettivi coinvolgono tutti. Sostenibilità è la parola chiave dell’Agenda, in particolare una sostenibilità che investa e coinvolga economia, società ed ecologia. L’obiettivo è quello di ridurre le disuguaglianze, occuparsi dei cambiamenti climatici, e soprattutto realizzare società nelle quali regni la pace ed i diritti umani, per fare si che questi ultimi siano consuetudine e non eccezione. Molte sono le sfide, grande è la posta in gioco: la salvezza del pianeta e del genere umano. Nel 2019 la Commissione Europea ha presentato un programma da realizzare nei prossimi 5 anni in cui ogni Paese ha il compito di contribuire, con le proprie energie, alla realizzazione dell’Agenda stessa mediante l’elaborazione di una strategia di sviluppo nazionale. In Italia, ad esempio, è stata creata la cosiddetta Cabina di regia “Benessere Italia”, istituita dalla Presidenza del Consiglio che monitorerà i vari Ministeri ed il loro operato per migliorarne le prestazioni, avendo come obbiettivo il benessere dei cittadini. La SNSvS (Strategia Nazionale di Sviluppo Sostebile) in particolare diventerà l’artefice di un nuovo modello economico circolare con basse emissioni di CO2, attenta ai cambiamenti climatici e alle biodiversità. La necessità di diminuire le uguaglianze economiche, sociali ed ambientali.

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