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  • Manuela Sugamiele

1984

“La guerra è pace,

la libertà è schiavitù,

l'ignoranza è forza.”




Romanzo distopico del secondo dopoguerra, ambientato nell’anno 1984 in cui il potere è concentrato nei tre continenti Eurasia, Oceania e Estasia. In questo mondo futuro, al vertice del potere, come dittatore dell’Oceania, c’è il “Grande Fratello”, figura venerata e sempre presente nelle vite degli uomini da lui osservati tramite dei grandi schermi nelle case dei cittadini. Il Grande Fratello ( nella versione originale sarebbe Big Brother) convince la popolazione a credere che il governo da lui realizzato sia il migliore che ci sia mai stato e condanna, tramite la psico polizia, quelli che reputa attentati contro l’ordinamento e lui stesso. Le pene inflitte sono l’arresto e la polverizzazione, eliminazione letterale dell’esistenza dell’individuo, come se non fosse mai esistito.

George Orwell descrive una società controllata da un governo totalitario in cui, tuttavia, la popolazione accetta, senza indugiare, di credere alle verità del Partito.

Leggere 1984 è un’esperienza che chiunque dovrebbe provare; fa vedere come il mondo che conosciamo sembri non allontanarsi tanto da quello descritto da parte dell’autore; ci induce a riflettere come ancora in molti Paesi industrializzati e sviluppati esista ancora la censura sulla libertà di stampa e di parola.





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