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Immagine del redattoreEugenia Macchi

2021, un anno di celebrazioni dantesche

Ricorreranno quest’anno 2021 i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, avvenuta nel settembre 1321.

Disegno di Bruno Gramignano


L’evento culturale di eccezionale importanza per l’Italia e per l’immagine della stessa nel mondo, è stato preparato per tempo dalle Istituzioni che hanno creato un vero e proprio comitato per le celebrazioni, presieduto da Carlo Ossola, filologo e critico letterario italiano di grande spicco. In realtà le celebrazioni si sono già aperte nel settembre scorso, a Ravenna, città nella quale il Sommo Poeta è sepolto, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Firenze, città che ha dato i natali a Dante sarà il cuore delle celebrazioni e il Ministro Franceschini ha già annunciato che proprio a Firenze verrà istituito il Museo della lingua italiana che sarà l’occasione per celebrare la grandezza del padre della nostra lingua e mantenere viva l’idea di identità nazionale, cui Dante ha dato un contributo fondante e che risponde ad un bisogno, in questo momento di grande difficoltà e di disgregazione sociale, di riconoscersi intorno ad alcuni valori comuni. Le celebrazioni saranno però sparse sul testo del territorio italiano ,in particolare nelle città legate al Poeta poiché lo stesso visse e viaggiò in città diverse: Verona, Ravenna, Roma, Arezzo, Bologna, Forlì…

Con il coinvolgimento e la collaborazione delle principali istituzioni ed enti culturali appartenenti ai vari territori. Le celebrazioni coinvolgeranno anche paesi esteri attraverso la Società Dante Alighieri che ha sedi in varie parti del mondo.

Celebrare Dante significa celebrare l’Italia, e la sua identità fatta di bellezza e di accoglienza.
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