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Immagine del redattoreLeonardo Cersosimo

TRAPANI CAPITALE DELLA CULTURA, IL SOGNO DEL 2022

TRAPANI FRA LE FINALISTE, TRANCHIDA SCRIVE AGLI ALTRI SINDACI PER PROPOSTA “10 CAPITALI”



Grande notizia in tempo di crisi: la città del sale e del vento fra le 10 finaliste per il titolo di Capitale della Cultura 2022.

Un progetto di rilancio per Trapani e la Sicilia- così definito dal sindaco e dagli assessori-che mira a promuovere il territorio trapanese e la sua cultura. Il dossier, che prevede una collaborazione sinergica tra Trapani, gli enti locali, le scuole (compreso il Fardella-Ximenes), e gli altri comuni della Sicilia, è stato apprezzato dal Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) portando Trapani alla vetta della classifica insieme ai comuni di Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Procida (Napoli), Taranto, Verbania, Volterra (Pisa), Ancona e Bari.

L’assessore regionale alla Cultura Samonà ha visitato la città esprimendo il pieno supporto e la massima approvazione.

Il dossier finale dovrà essere esposto alla sede del Ministero nei giorni del 14 e 15 gennaio 2021 e la città vincitrice sarà resa nota il 18.

Ma è recente la notizia della nuova proposta del comune di Trapani. unitamente a quello di Cerveteri, che si impegna nel progetto “10 Capitali”, cioè un riconoscimento a tutte e 10 le finaliste e la creazione di un itinerario culturale che le attraversi per rilanciare l’economia e il turismo dopo il Covid.

Ed è stato proprio il sindaco Tranchida a scrivere una lettera indirizzata ai sindaci delle città:” “Si tratta di uno sforzo di condivisione teso a sviluppare un itinerario unico […] che nasce -continua il sindaco- dal bisogno di una risposta straordinaria a una sfida straordinaria”. La proposta ha già ricevuto l’approvazione dal sindaco di Taranto e verrà discussa al prossimo Consiglio tra le finaliste.

Tanti ancora i dubbi, tuttavia, che gravano sulla nomina di Trapani, a cominciare da un servizio di trasporti interno già insoddisfacente per i soli cittadini, continuando con il problema dei trasporti esterni, con un servizio ferroviario mediocre e un aeroporto al momento praticamente privo di voli, senza dimenticare le condizioni non proprio eccellenti dei marciapiedi e di altre aree della città e concludendo con la triste considerazione del fatto che, da quanto sappiamo, il ruolo dei cittadini più giovani e delle scuole come mezzo di dialogo fra nuove e vecchie generazioni è molto limitato.

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