L’insulina è un ormone peptidico ipoglicemizzante indispensabile per l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule dell’organismo. L’insulina è sintetizzata nel pancreas, precisamente dalle cellule beta che costituiscono il 60% delle cellule presenti nell’organo, e si trovano all’interno delle isole di Langerhans, da cui deriva il nome insulina, dal latino insula ovvero isola. Ha una vita media di 7-15 minuti, dopo i quali viene inattivata nel fegato per mezzo dell’enzima glutatione-insulina-transidrogenasi, che caratterizza la rottura dei ponti disolfuro.
(Modello molecola d’insulina)
Questo ormone è indispensabile per regolare il metabolismo del glucosio dell’intero organismo. Gli individui affetti da diabete non producono questa proteina (o perlomeno non in quantità sufficiente). Quindi l’insulina viene loro somministrata quotidianamente. Occorrono grandi quantità di tale farmaco che, prima della scoperta dell’ingegneria genetica, veniva estratto dal pancreas di suini o bovini. Non essendo identica a quella umana, l'insulina di origine animale provocava nei pazienti numerosi fenomeni di intolleranza o reazioni allergiche, causando seri danni al fegato, alla vista e a volte anche la morte. L’insulina umana è stata una delle prime proteine ad essere prodotte con la tecnica del DNA ricombinante, inserendo il gene umano in alcuni organismi unicellulari, ESCHERICHIA COLI (batteri Gram negativi), ottenendo così grandi quantità di insulina perfettamente identica a quella prodotta dagli esseri umani.
(Batterio escherichia coli)
Venne realizzata per la prima volta nel 1977 dagli scienziati statunitensi Herbert Boyer e Stanley Cohen. La sua commercializzazione avvenne a partire dal 1982 con il nome HUMULIN dalla casa farmaceutica 'Eli Lilly and company' in collaborazione con la Genentech fondata
dallo stesso Herbert Boyer. Fu il primo brevetto depositato per un farmaco ottenuto con le tecniche dell’ingegneria genetica e approvato dalla U.S. Food and Drug Administration. L'insulina prodotta da questo nuovo metodo è nota come insulina OGM e i batteri geneticamente modificati sono diventati la fonte più comune di insulina farmaceutica. Oltre ai batteri, il lievito di birra è anche un modello comune sul quale può essere attaccato il gene umano che produce insulina.
La Society for Diabetic Rights afferma che un numero significativo di diabetici ha avuto reazioni negative all'insulina OGM e che alcuni di questi hanno provocato la morte. Sebbene l'insulina OGM rappresenti un rischio per alcuni consumatori di insulina, la sua disponibilità comparativamente maggiore e il minore costo di produzione hanno spinto i produttori di insulina come Eli Lilly a limitare o interrompere la produzione di insulina di maiale o di manzo. I diabetici che non sono in grado di utilizzare l'insulina OGM trovano l'insulina animale più difficile da acquisire.
Silvia Di Paola 2^ E liceo scientifico
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